NIRVANA



"Una storia d'altri tempi, di prima del motore, quando si correva per rabbia o per amore", cantava De Gregori. Una storia d'altri tempi, nel bel mezzo della pubertà, scrivo io. Erano gli anni '90 all'epoca ed ero un ragazzo incazzato che sfogava le sue angosce nella musica, più precisamente nei Nirvana! Così ha inizio il sodalizio (perdonate questo zio) tra il sottoscritto ed il GRUNGE! Un impianto hi-fi anni '80, il volume al massimo e ciao a tutti, inizialmente non badavo neanche troppo ai testi, mi bastava sentire urlare Kurt per essere felice, per tirare fuori il marcio che c'era in me. Fantastico! Quasi quasi mi scende la lacrimuccia! Quando arrivavano le schitarrate poi, attaccavo l'orecchio alla cassa e mi sembrava di incamerare meglio tutta l'energia che quel meraviglioso trio sprigionava. Quando mi Decisi a capire cosa urlasse il mio idolo in quelle canzoni, fui ancora più coinvolto! Mi feci prestare da un amico, un libro con tutte le traduzioni dei testi, ricordo lo stupore nel leggere/ascoltare quelle parole, per me era qualcosa di totalmente nuovo, ma le sentivo così fottutamente mie e non potevo più farne a meno! Divorai la discografia dei Nirvana ed in pochissimo tempo, conoscevo il loro repertorio alla perfezione. Avevo circa quattordici anni quando mi avvicinai ai loro suoni distorti e graffianti, Kurt ci aveva già lasciati (per mano sua o di qualcunaltro) e io non ho mai avuto la possibilità di vederli in concerto. Impreco contro gli astri ogni giorno per questo e per non averli scoperti appena due anni prima, quando vennero a suonare a Roma. Comunque sia, da allora non li ho mai abbandonati, anzi ho scelto di portarli sempre con me tatuandomi lo “Smiley” che li rappresenta! Ad oggi oltre al tattoo già citato, in casa mia potete trovare: collezione di CD originali, tazza, t-shirt, portachiavi ed action figure di Kurt Cobain. Sarete per sempre chiusi nella mia "Heart shaped box"

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